Negli ultimi dieci-quindici anni la trap ha letteralmente rivoluzionato il mondo hip-hop. Da genere di nicchia, legato a piccoli produttori che diffondevano la loro musica su Soundcloud a fenomeno mondiale che anche in Italia ha avuto un successo enorme con Sfera Ebbasta a far da capofila.

Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo un mare di DAW, filtri, samples. Ma stai senza pensieri, ci pensa a Mixemaster a spiegarti come mixare un pezzo trap.

Quali sono le caratteristiche uniche della musica Trap?

Per mixare un pezzo trap devi prima di tutto essere in grado di individuare il sound distintivo di questo genere musicale. Eccoti una listarella facile facile da tenere a mente quando vuoi mixare un pezzo trap:

– Il Kick/Grancassa: nella Trap la grancassa è in realtà il basso. In parole povere, la grancassa agisce sia come se stessa che come strumento di basso.

– Sintetizzatori orchestrali:  una delle caratteristiche centrali della trap è il suono bello spesso ed enfatico, motivo per cui i synth sono stratificati. Questo effetto, il layering, funziona come una sfoglia sonora, sovrapponi vari strati musicali l’uno sopra l’altro per creare dei suoni molto più robusti e cazzuti.

– Tempo: l’elemento del tempo è uno dei più peculiari quando si parla di mixare un pezzo trap, perché è variabile, molti producer giocano tantissimo col cambio di tempi.

– Ritmo: il ritmo è tutto nella trap, il pezzo dev’essere catchy, diventare un tormentone. Allo stesso modo del tempo anche il ritmo è variabile. 

Per esempio, il ritmo di solito è un classico 4/4, ma a volte ci saranno elementi poliritmici. Ultimamente sta prendendo piede il beatmaking a 6/8 e per quel che riguarda i vocal, i Migos usano spesso il loro celebre “triplet flow”, dove il beat rimane 4/4, ma la parte rappata è in terzine.

Contrasto: il modo migliore per descrivere come mixare un pezzo trap è contrasto. Tutto il genere si basa proprio su questa capacità da un momento all’altro di creare un contrasto sonoro inaspettato, Travis Scott ti dice niente?

Pitched drums: gli hat sono super squillanti, lo snare drum entra come una lama di coltello. I drum di solito sono 808 e 909.

Qual è la cosa più importante per mixare un pezzo trap?

Prima di mettere mano alla tua Daw e iniziare a mixare un pezzo trap devi capire un punto fondamentale, a cui abbiamo già accennato sopra:

Normalmente, in fase di mixaggio si cerca di creare un dialogo tra i bassi, quindi il basso vero e proprio e la grancassa. 

Bene, nella trap questo dialogo è piuttosto bizzarro, perché la peculiarità della trap è che il kick drum funge da bass.

L’altro elemento da tenere a mente è che il tempo nella trap non è fisso. Passi da hi-hats frenetici, snare drum incazzosi a ritmi molto più lenti, quasi esasperanti, un esempio è la trap di a$ap Rocky, beccatevi sta compilescion:

Mixare il low end di un pezzo trap

Con low end si intendono i suoni nella fascia di frequenze che di solito chiamiamo bassi. Nel caso della trap quello che ci sta più a cuore è il kick drum, la grancassa.

La sfida, per mixare un pezzo trap, è riuscire a rendere il kick super aggressivo e al tempo stesso non coprire tutto il resto.

Quindi il grosso del lavoro di mixaggio consisterà nel bilanciare la carica del kick e la sua “loudness”. Come farlo?

  1. Saturando il kick
  2. Usa degli enhancers per i tuoi bassi, lo puoi fare tranquillamente con la tua DAW, usando software specifici che creano delle sub-armonie sfiziosissime.
  3. 200 Hz. Come abbiamo scritto sopra, di solito i kick drum usati per la trap sono degli 808, che hanno un range di frequenza sui 100hz. Visto che mixando musica trap lavorerai molto spesso col layering, e quindi un singolo kick sarà in realtà una sfoglia di diversi suoni, ti conviene spingere la frequenza sui 200hz, per far diventare il tuo kick 808 bello aggressivo.

Lavorare sul ritmo

Per mixare un pezzo trap devi lavorare sul ritmo. La chiave della trap è il riverbero, come avrai probabilmente già intuito ascoltando un po’ di pezzi.

Ma il trucco è far sì che il riverbero sia unificato e spalmato durante tutta la canzone.

Per farlo metti un riverbero più breve sugli elementi più veloci, mentre metti un riverbero più lento sugli elementi più lenti, as simple as that.

Prova anche a giocare col delay.

Creare hype prima del drop

Ogni pezzo trap che si rispetti non sarebbe tale senza il drop, il momento in cui il beat si fa più ignorante.

Via via che ti avvicini al drop, cerca di aggiungere elementi che contribuiscano a far crescere l’attesa: kick drum, drum rolls. L’idea è quella di aggiungere vari elementi per poi farli sparire nel momente in cui il pezzo “droppa”.

La cosa più importante per mixare un pezzo trap

È come al solito la pratica, devi spremerti le meningi e le manine sulla tua DAW, i 170 bpm (quelli della trap) devono essere come i cereali a colazione.

Usa una traccia di riferimento, non per copiare o fare un pezzo uguale a tutti gli altri, ma per renderti conto se sei “intonato” col resto del genere. Sarà una banalità ma anche se volessi rivoluzionare l’intera musica trap, devi comunque partire dalla trap stessa, quindi una traccia di riferimento è d’obbligo.

Detto questo fare il mix e mastering di un pezzo trap non è semplice, e magari tu vuoi concentrarti sulle tue lyrics, sulle tue barre e il tuo triplet flow.

Per questo ci siamo noi di Mixemaster, prendiamo il tuo pezzo e lo facciamo diventare un traccione ignorante da pompare nelle casse di tutti gli amanti della trap.

Droppaci il tuo contatto e facciamoci una chiacchierata!

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Luca Oliveri

Mi chiamo Luca Oliveri, sono un Producer / Compositore.
Aiuto artisti, producer e musicisti a realizzare i propri progetti musicali, offrendo consulenze ed offrendo servizi di produzione musicale, mix e mastering audio.

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