Avete  presente quel tizio che sale sul palco prima del concerto e sistema maniacalmente cavi, microfoni ecc.? O la muraglia cinese di mixer e altra roba che vedete sempre quando andate ad un concerto?

Sono solo alcune degli indizi che vi faranno capire di trovarvi davanti a un ingegnere del suono, o fonico. 

In questa miniguida scopriremo cosa un ingegnere del suono, al 100% in modo non mazzoso.

cosa fa un ingegnere del suono?

Musica e oltre

Quando si pensa ad un ingegnere del suono di solito si pensa ad una carriera unicamente nel mondo della musica. 

In parte è così, ma le competenze di un ingegnere del suono, come dice il nome stesso, vanno decisamente oltre il mondo musicale. 

Pensate al cinema, chi si occupa di far sì che il suono nella sala cinematografica (pre-lockdown) sia ottimale e che non usciate con una bella e simpatica dotazione di acufene gratuita? 

O pensate ad un film dove i suoni ambientali sono fondamentali, come The Revenant. Per non parlare di “A quiet place”, dove non si parla solo di Sound Engineering, ma proprio di sound design, ovvero la creazione di suoni “in laboratorio”, date un’occhiata:

In generale,

un professionista del suono viene chiamato in causa in qualsiasi attività dove il suono gioca un ruolo fondamentale. 

Un film, uno spettacolo teatrale, un concerto. Ma anche tutti quei processi digitali e analogici che trasformano una canzone amatoriale registrata in cantina in un pezzo pronto per la radio, ascoltato su Spotify o nelle vostre casse. 

Proprio quest’ultimo caso sarà il focus dell’articolo, visto che qui a Mixemaster ci occupiamo proprio di questo, di mixare, masterizzare e far brillare la tua musica su tutte le piattaforme possibili.

Uno, nessuno, centomila ingegneri del suono (semicit.)

Nel mondo musicale la figura dell’ingegnere del suono si divide in varie specializzazioni:

Il fonico di palco:

è un po’ come il portiere nelle squadre di calcio, il perché è presto detto, un fonico di palco deve settare le casse monitor, cioè quelle casse che vedete sul palco durante un concerto che permettono agli artisti che si stanno esibendo di poter sentire letteralmente quello che stanno facendo e di monitorare la propria performance. Se qualcosa va male, la colpa è del fonico di palco.

Il fonico di sala, o fonico F.o.H. (Front of House):

e qui andiamo sullo stereotipo di fonico. Il fonico F.o.H di stile nerd ingegneristico non ha una sega, è quel tizio che vedete in una hall per concerti o nel centro sociale dove state per sentirvi un djset hardtek, armeggia con i cavi, si guarda intorno tipo turista italiano ovunque vada, niente gli va bene, “eh, ma l’acustica fa schifo, io ho lavorato all’auditorium di San Francisco ragazzi”.

In parole povere si occupa di tutto quello che riguarda la qualità del suono che verrà ascoltato dal pubblico, è il gemello popular del fonico di palco, che invece fa il lavoro sporco.

Il fonico F.o.H. ha la sua bella postazione fronte palco, solitamente trincerato dietro barricate di mixeroni, poi v’è la variante più gggiovanile che invece fa tutto col digitale, e quindi ha un notebook ultima generazione e un paio di cuffie per darsi un tono. 

Fonico di studio:

eccoci qua, se avete letto un po’ di articoli del blog, forse vi stavate domandando a che punto avremmo parlato di registrazione di tracce, mixing, mastering e compagnia bella. Et voilà, ad occuparsi di tutte queste belle cosette è il fonico di studio, quel tizio che se ne sta in studio di registrazione con una tazzone di caffè, fa mosse strane con le mani per spiegarvi come intende migliorare il vostro pezzo (avete presente la pantomima delle hostess quando spiegano le procedure di sicurezza in aereo? Ecco una roba del genere).

Se avete un po’ di tempo guardatevi questo video del fonico dei Verdena (di nuovo lui, sì), spiega molto bene in cosa consiste la vita di un fonico F.o.H.

Focus: cosa fa l’ingegnere del suono in studio?

Oltre alle hard skills (saper usare i software più recenti, conoscere vita, morte e miracoli di ogni DAW ecc.) servono le soft skills, una sana dose di comprensione della psicologia umana, altrimenti saranno pochi quelli che vorranno lavorare con voi.

Delle varie tipologie di fonico, quello di studio è la figura che rimane a più stretto contatto con il processo di creazione musicale.

Per questo motivo, per diventare un fonico di studio non basta diplomarsi a pieni voti al Poli di Milano, o fare un master in sound engineering troppo cool in qualche college americano (dopo esservi venduti un rene visti i costi).

Ci vuole orecchio, orecchio e ancora orecchio.

Per poter mixare, masterizzare e lavorare su una canzone a livello tecnico non basta, surprise surprise, la tecnica. Dovete avere la sensibilità di capire chi vi sta davanti, perché proporre una modifica a una canzone non è una cosa banale, si tratta di stravolgere qualcosa che è stato creato buttandoci dentro passione, sbattimento e soldi (i pochi disponibili di solito).

Quindi non è che potete uscirvene con “il sound sembra quello della cover band delle Destiny’s Child, la cover band l’ha creata mia sorella, ha 50 anni.”

Oltre alle hard skills (saper usare i software più recenti, conoscere vita, morte e miracoli di ogni DAW ecc.) servono le soft skills, una sana dose di comprensione della psicologia umana, altrimenti saranno pochi quelli che vorranno lavorare con voi.

cosa fa un ingegnere del suono?

La dritta finale

Avevamo promesso una breve guida non mazzosa, ma almeno nel finale un discorsetto serio tocca farlo.

Mentre fare della buona, a volte ottima, musica con un approccio fai-da-te è più che possibile (Steve Lacy ha realizzato un intero abum usando solo il suo iPhone), lo stesso non si può dire di un ingegnere del suono, per diventare dei professionisti e proporsi sul mercato del lavoro con delle competenze affidabili occorre formarsi.

In giro trovate un bel po’ di materiale e, spoiler alert:

in futuro anche Mixemaster proporrà dei corsi di produzione musicale e ingegneria del suono, quindi stay tuned e per qualsiasi cosa contattateci.

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Luca Oliveri

Mi chiamo Luca Oliveri, sono un Producer / Compositore.
Aiuto artisti, producer e musicisti a realizzare i propri progetti musicali, offrendo consulenze ed offrendo servizi di produzione musicale, mix e mastering audio.

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