Molto spesso quando si parla di equalizzazione il pensiero va subito a qualche plugin, o semplicemente a un bel preset della tua DAW. Non per fare i boomer, ma con l’avvento delle DAW si corre il rischio di perdere la componente “sbatti” nel processo di produzione musicale.

Questo sbatti, se si parla di equalizzazione, passa dal capire un concetto basilare:

il FREQUENCY MASKING

Equalizzazione e Frequency Masking

Cos’è il frequency masking?

In realtà è un concetto piuttosto semplice.

L’orecchio umano è in grado di processare solo un tot di segnali sonori per una certa frequenza. Prendiamo l’esempio di una canzone, hai il suono dei piatti a 5 khz e subito dopo ecco che entrano dei vocal, sempre a 5 khz.

Cosa succede?

Succede che il tuo orecchio sarà influenzato dal suono dei piatti e quando arriverà quello dei vocal, alla stessa frequenza ricordiamocelo, gli sembrerà meno brillante, meno “pieno”. Quindi il suono della voce sarà “macherato” da quello dei piatti, da qui il termine frequency masking.

Perché il frequency masking è un problema?

Perché le conseguenze di questo semplice concetto sono enormi, e capirle è necessario per fare della buona equalizzazione quando mixi la tua musica.

Anzitutto è utile capire che i preset non ti servono a niente se li applichi ciecamente, senza tener conto della canzone che hai sotto mano. Per la stessa ragione, non puoi aspettarti che il modo in cui hai equalizzato un brano possa essere applicato ad un altro senza problemi. Non esiste il Graal dell’equalizzazione!

Altro punto fondamentale:

se un suono è perfetto da solo questo non significa che nella canzone renda altrettanto bene!

Magari hai mixato perfettamente i drum, suonano da dio, stesso discorso per i vocal. Poi li senti insieme ed è tutto un disastro! Il motivo?

L’abbiamo spiegato prima! Il frequency masking, nel momento in cui più strumenti fanno a gara per la stessa frequenza, chi primo arriva meglio alloggia.

Pensala così

immagina il tuo orecchio come un autobus, arriva alla fermata dei suoni a 5 khz e carica un bel po’ di piatti, ed ecco che il bus è pieno, i vocal riescono a salire comunque ma sono tutti pigiati in fondo al bus, si lamentano ma chi li sente laggiù. Ecco questo è quello che succede col frequency masking!

Equalizzazione di qualità: shelving e peeking filters!

Quanto detto sopra vuol dire anzitutto una cosa:

quando mixi il tuo brano devi sempre tener presente che i diversi strumenti devono girare bene insieme, se ballano da soli non serve a molto. Magari dopo averli equalizzati da dio li vai a risentire da soli e ti sembrano assurdi, eccessivi.

Ma questo non è un problema, perché il punto di tutto il processo di produzione musicale è che gli strumenti devono suonare bene insieme.

Il fatto è che a causa del frequency masking, non puoi far suonare da dio ogni strumento, perché spesso le loro frequenze finiranno in un collo di bottiglia e il tuo orecchio non sarà in grado di elaborare tutto quanto.

Quindi, devi capire qual è lo strumento che vuoi far uscire di più e mixare con questo obiettivo. Per farlo ti aiuteranno due tipi di filtri:

  • Shelving filters
  • Peaking filters

Shelving Filters

I filtri Shelving servono ad aumentare o diminuire ogni frequenza da una certa banda in poi.

Puoi avere un filtro Shelving alto, che quindi lavorerà solo su frequenze alte, o un filtro Shelving basso, che lavorerà sui bassi ad esempio.

Shelf in inglese significa scaffale, e il termine è assolutamente appropriato perché questo filtro livella una classe di frequenze abbassandola (cut) o alzandola (boost) di tot decibel.

Ricordati sempre di staccare un attimo, perché il tuo orecchio dopo un certo tempo di esposizione allo stesso suono si abitua e non sarai più in grado di giudicare quanto effettivamente tu stia migliorando questo suono o peggiorandolo.

Quando riascolterai la sezione che hai equalizzato ti accorgerai che probabilmente ti sei fatto un po’ prendere la mano con la manopola del Gain.

Un altro modo per assicurarti che il tuo mix e la tua equalizzazione siano buone è alternare diverse casse monitor.

Peaking filters

Se i filtri Shelving sono uno strumento più generale, quelli peaking sono piuttosto come un bisturi sonoro.

Questo tipo di filtro è ideale per agire su specifiche frequenze. Cosa significa in pratica?

Avrai una frequenza centrale, cioè la più importante all’interno del pacchetto di frequenze contenute nel segnale in entrata. Molto spesso questa frequenza è settata dalla casa produttrice degli amplificatori (se 1200 hz ad esempio).

Dopodiché puoi impostare la selettività del filtro peaking, in parole povere l’estensione del range di frequenze su cui andrà ad agire, perché non andrai a ritoccare solamente i 1200 hz, ma anche i dintorni.

Anche in questo caso puoi operare un boost (+db) o un cut (-db).

Equalizzazione

Conclusione

In conclusione, una volta che sarai in grado di padroneggiare il concetto di frequency masking, non avrai problemi a capire come usare le manopole del gain della frequenza.

A questo punto, lo step successivo è quello di ragionare in termini complessivi di canzone, cioé capire se l’ultima traccia ha “mascherato” le precedenti (ricordati che nel mixing parliamo di canzone multitraccia).

Dovrai concentrarti sulle parti più importanti della tua canzone e cercare di capire a orecchio se ci sono dei cambiamenti indesiderati dopo le tue avventure nell’equalizzazione. Un ottimo modo di farlo e mutare e unmutare (neologismo) le tue modifiche recenti, per capire l’effetto con e senza.

Poniamo che tu abbia appena equalizzato una traccia di pianoforte, suona una meraviglia, poi la senti nella canzone e scopri che copre i vocal, bel pasticcio!

E qui sta a te decidere cosa sacrificare. Se hai un approccio vocal-first dovrai sacrificare il piano, il suo bel timbro brillante, a favore della chiarezza della voce.

Al contrario potresti decidere di tirar giù un pochino la voce per far risaltare anche il piano, non c’è una guida per questo, non esiste il modo giusto, perché alla fine la produzione musicale non è una scienza esatta, ma piuttosto uno strano processo alchemico di dare e avere.

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Luca Oliveri

Mi chiamo Luca Oliveri, sono un Producer / Compositore.
Aiuto artisti, producer e musicisti a realizzare i propri progetti musicali, offrendo consulenze ed offrendo servizi di produzione musicale, mix e mastering audio.

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