I microfoni sono un punto fermo nella cassetta degli attrezzi del musicista moderno. Che tu sia un cantante, un chitarrista o un percussionista, non si può negare l’importanza di utilizzare un microfono di qualità per catturare la tua performance. Ma con tutti i diversi tipi e marche di microfoni sul mercato oggi, può essere difficile sapere qual è quello giusto per te. Non solo devi considerare quale tipo di supporto hai bisogno, ma devi anche pensare al modello polare. Ovvero la direzione in cui il microfono raccoglie il suono.

In questo post del blog, spiegheremo le basi dei modelli polari dei microfoni e ti aiuteremo a determinare quale modello è più adatto alle tue esigenze. Restate sintonizzati!

In un precedente articolo avevamo visto come la tecnologia impiegata per realizzare i microfoni può essere diversa e può incidere sulla qualità del suono finale, nonché sulle possibilità di utilizzo. Oggi però dobbiamo concentrarci meglio sulla figura polare che può avere il tuo microfono. Devi sapere che esistono supporti in grado di ricevere segnali audio solamente in una direzione ben precisa quindi se ti posizionerai nel punto sbagliato probabilmente la tua voce o il tuo strumento risulterà quasi impercettibile.

Può sembrare strano, ma chi è alle prime armi commette spesso degli errori banali. Ecco perché è giusto dedicare un attimo alla comprensione della strumentazione che andrai a utilizzare. Fare carriera nel mondo della musica non è questione di fortuna, ci vogliono impegno, studio e passione.

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Cos’è il diagramma polare di un microfono?

Dopo aver visto come un’onda sonora viene convertita in un segnale elettrico, dobbiamo comprendere come ottenere (e sfruttare) caratteristiche direzionali differenti. Per farlo è necessario studiare il diagramma polare del microfono. Per dirtela in parole che anche Peter Griffin potrebbe comprendere: stiamo parlando della sensibilità di un microfono che può essere rivolta verso una o più direzioni specifiche.

Prova ad immaginare un’intervista in un talk-show americano dove presentatore e intervistato sono seduti ai lati con un singolo microfono nel mezzo. Quel supporto audio dovrà essere in grado di ricevere onde sonore da entrambe le direzioni dove sono situati i due protagonisti. Al contrario, per registrare i dialoghi di due attori in una scena di un film ambientata in un luogo rumoroso come una piazza, è necessario impiegare un microfono che riesca a cogliere solamente le sorgenti sonore interessate, ovvero i due figuranti.

Perché un musicista deve conoscere i diagrammi polari dei microfoni? Beh, immaginati di trovarti in una situazione live, se sbagli a direzionare i tuoi microfoni probabilmente avrai una sonorità sporca e confusa. Il tipico esempio potrebbe essere quello del microfonaggio della grancassa della batteria: pensa al bordello che ne uscirebbe se quest’ultimo ricevesse l’onda sonora anche dagli altri strumenti o dalle vibrazioni del palco!

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Quali tipi di diagramma polare esistono?

L’andamento della sensibilità a seconda della direzione di provenienza dell’onda sonora può essere riassunto con un grafico che viene chiamato diagramma polare del microfono. Quando guardi l’immagine raffigurante quest’informazione devi considerare che hai una prospettiva vista dall’alto. Il centro rappresenta il diaframma del microfono, mentre tutto intorno vedrai dei valori espressi in gradi. A seconda della direzione e dell’ampiezza della sfera di sensibilità comprenderai dove devi rivolgerlo. Tieni anche conto che ogni cerchio concentrico rappresenta un valore di 5 dB. Di seguito trovi i grafici in questione.

figure polari microfoni

In tutto esistono sei schemi polari: circolare anche detto omnidirezionale, cardioide, super cardioide, iper cardioide, shotgun (o in italiano, a fucile) e figura a otto. Vediamoli insieme uno alla volta.

Microfoni a diagramma polare omnidirezionale

La figura polare circolare, tipica dei microfoni omnidirezionali, è ugualmente sensibile in tutte le direzioni attorno al microfono stesso. Ciò significa che ovunque sia la sorgente sonora, questo supporto audio potrà percepirla al massimo della sua sensibilità. L’unico limite in questo caso è rappresentato dai vincoli fisici come ad esempio l’impugnatura. Si tratta di strumenti utilizzati spesso dai presentatori in tv che li possono porgere continuamente agli ospiti senza doversi preoccupare della direzione.

Microfoni a diagramma polare cardioide

I microfoni cardioide devono il loro nome al diagramma a forma di cuore. Si tratta di soluzioni molto efficaci per attenuare drasticamente tutti i suoni provenienti da dietro il microfono, concedendo la massima priorità alle onde sonore che arrivano dai 180° frontali. Questi possono essere utilizzati a vario scopo, sia durante un concerto che durante un evento pubblico oppure una registrazione in studio.

Microfoni a fucile (shotgun)

I microfoni a fucile, in inglese shotgun, sono tipici delle registrazioni più accurate, magari svolte in ambienti esterni, in cui però è necessario ottenere la massima chiarezza. Come accennato in precedenza potrebbe essere il caso di una ripresa cinematografica fatta su un set pieno di comparse, ma potrebbe essere anche particolarmente utile per amplificare uno strumento acustico all’interno di una band particolarmente corposa.

Diagramma super e iper-cardioide

I diagrammi polari a super cardioide e iper cardioide rappresentano spesso un’ottima soluzione: più accentuata di un semplice cardioide ma che lascia comunque una minima possibilità di manovra. Il super cardioide, ad esempio, ha uno spettro direzionale ristretto frontalmente che permette una maggiore precisione di registrazione. Contemporaneamente però bisogna accettare un piccolo lobo posteriore che permetterà anche ai suoni provenienti da dietro il microfono di finire all’interno del segnale elettrico. La figura iper cardioide condivide le medesime caratteristiche ma ancora più accentuate.

Diagramma a figura 8: i microfoni bidirezionali

Siamo arrivati a parlare dei microfoni più adatti per le trasmissioni a due e le interviste: quelli dotati di schema polare bidirezionale, ovvero a figura 8. La loro caratteristica principale è proprio la possibilità di captare onde sonore provenienti dai due lati opposti del microfono, attenuando quelle che arrivano dai lati.

Conclusioni

Allora, qual è il microfono giusto per te? Speriamo che questo post del blog ti abbia dato un’idea migliore di cosa cercare quando acquisti un nuovo microfono. Continua a seguire il nostro blog per altri consigli utili su tutto, dalle tecniche di registrazione alla scelta dell’attrezzatura giusta per il tuo prossimo concerto. E chissà, forse suonerai alla Carnegie Hall prima che tu te ne accorga!

Tecniche stereofoniche di microfonaggio per registrare

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Luca Oliveri

Mi chiamo Luca Oliveri, sono un Producer / Compositore.
Aiuto artisti, producer e musicisti a realizzare i propri progetti musicali, offrendo consulenze ed offrendo servizi di produzione musicale, mix e mastering audio.

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