Si va avanti con le tecniche micidiali di Mixemaster per il mixing audio, roba fondamentale per farti smettere di fare il dj alla comunione di tuo cugino e che nessuno ha lo sbatti di spiegarti…apparte Mixemaster. 

Qui sotto tuo cugino che balla sui tuoi beats:

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La scorsa settimana ti abbiamo spiegato cos’è il comping. Una tecnica fondamentale per mixare una canzone. Se ti sei perso gli episodi precedenti, li trovi qui:

Mixing audio: il segreto è fare del buon giardinaggio musicale

Mixing audio il segreto per dare vita alla tua canzone

No, non abbiamo intenzione di farti cambiare mestiere. Tanto lo sappiamo, anche le tue sono braccia rubate all’agricoltura, e va bene così.

E allora perché giardinaggio musicale?

Perché una pratica importantissima del mixing audio è quella di avere un approccio minimalista, devi essere un po’ un Hemingway della produzione musicale (eeeeh la madonna).

Mixing audio: 3 suoni is megl che 4

Ed eccoci all’ora di educazione sonora. Lo sapevi che il nostro cervello ha seri problemi ad elaborare più di tre suoni alla volta, eh lo sapevi? Lo sapevi?

Forse no, fatto sta che questo semplice fatto ha conseguenze enormi per il mixing audio.

Tutto ciò che il nostro cervello non è in grado di elaborare viene messo in secondo piano. Questo significa che se non avrai fatto un buon editing minimalista alla tua canzone tutti quei suoni “pazzeski!” che hai messo con la tua DAW non se li filerà…nessuno!

E mo? Che si fa?

Il segreto del mixing audio, l’editing fatto bene

Sì di editing avrai già sentito parlare. In caso invece non avessi presente di quello di cui stiamo parlando, leggi qui:

Ma in questo caso l’editing devi considerarlo tenendo a mente quello che ti abbiamo detto sopra, ovvero la questione dei tre suoni.

Quelle che devi fare a questo punto è individuare per ogni sezione della canzone su cui stai facendo del mixing audio i suoni “forti”, ovvero quelli che la sorreggono, tipo struttura portante.

Ok, basta! Troppa cultura, Hemingway, struttura portante, ma dove trovate un blog così forbito?

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Ma che struttura ha una canzone?

Se ti stai facendo questa domanda, malissimo! Vuol dire che non hai letto le nostre guide! Comunque, se parliamo di musica pop. La prima metà di una canzone di solito sarà qualcosa del genere:

Intro —>Strofa 1 —>Bridge —>Ritornello 1

Applicare il problema dei 3 suoni al mixing audio

Hai individuato i 3 suoni che sorreggono la tua canzone. Di norma ti conviene farlo ragionando per sezioni della canzone. Perché in base alla sezione questi 3 suoni possono variare.

Molto probabilmente, prima dell’editing ogni sezione della tua canzone ha dei suoni simili, un riff di chitarra che si ripete più o meno per tutto il pezzo, accompagnato da drums, basso, chitarra e compagnia bella. 

Ora immagina il casino per il tuo cervello quando a tutto questo si aggiungono i vocals! Big Problem!

Cosa fare?

1 mute

Hai una DAW giusto? E allora usala!

Non serve una laurea in ingegneria del suono per usare la funzione mute e applicare un po’ di balancing ad una sezione della tua canzone.

Ebbene sì, il mixing audio si fa anche molto banalmente col tasto mute.

Ovvero potrai mettere la “museruola” alla chitarra, o alla batteria nel momento in cui inizia il primo ritornello. Un esempio classico, perché ti permette di far concentrare l’attenzione di chi ascolta sull’elemento nuovo, che in questo caso è il ritornello.

Mixing audio il segreto per dare vita alla tua canzone (2)

A questo punto si arriva alla seconda parte di una canzone pop che, sorpresa sorpresa, è più o meno una fotocopia della prima, semplicemente avremo una strofa 2, bridge 2 e ritornello 2 e forse un outro.

Un altro esempio interessante è il modo di gestire il mute o il bilanciamento. Metti che nella canzone ci sia un piano, lo hai fatto scendere di volume (magari con un bel cross fade) prima dell’attacco del ritornello. 

Piano piano lo fai risalire, facendolo arrivare all’apice nel Bridge 2 e poi…bam, di nuovo giù ed entra il ritornello 2. 

Capit?

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2 Fill

Un’altra pratica utile è quella del filling. Che letteralmente vuol dire riempire.

Anche ci viene in aiuto la regola del 3. 

Il cervello umano si scassa i maroni dopo aver sentito gli stessi suoni per tre volte di fila.

Questo nel mixing audio di una canzone tu non debba inserire nessuna ripetizione. Anzi, una canzone pop ha una struttura per certi versi ripetitiva.

Ma dentro la ripetizione devi sempre inserire un elemento di rottura, in questo caso il fill.

Normalmente questa non è una cosa a cui debba pensare chi fa il mixing audio, perché un buon musicista inserisce naturalmente dei fill per dare varietà alla propria canzone.

Ma potrebbe volerci il tuo intervento (sia che tu sia un musicista o un produttore musicale).

Dove mettere il fill?

Vai ad intuito, ma di solito nei punti che percepisci come più noiosi all’interno di una canzone.

Un segreto del mixing audio ancora più segreto

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Ok, un’ultima chicca prima di finire questa breve guida, te la regala Mike Senior, autore di una vera e propria bibbia del mixing audio.

Il Drop Chorus

Si tratta di una tecnica molto usata nella musica pop e consiste nell’editare il ritornello finale in un modo molto specifico. 

Il ritornello può ripetersi due o tre volte, di solito due.

La prima ripetizione del ritornello finale della canzone dovrete deliberatamente mixarla “sottotono”. Abbassare un po’ le percussioni, la chitarra. 

Alla seconda ripetizione, bam, fuochi d’artificio, liberate tutto l’arsenale musicale della canzone per un finale in crescendo. L’effetto è garantito.

Un esempio è un tormentone degli anni ‘90, “I’m outta love” di Anastacia:

E anche oggi qui a Mixemaster abbiamo fatto il nostro dovere! Educarti al mixaggio musicale senza sfracassarti i cosiddetti.

Se invece sei pigro o se sei un artista che non ama smanettare con la DAW pensiamo a tutto noi, mixing, mastering, tutto quanto.

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Luca Oliveri

Mi chiamo Luca Oliveri, sono un Producer / Compositore.
Aiuto artisti, producer e musicisti a realizzare i propri progetti musicali, offrendo consulenze ed offrendo servizi di produzione musicale, mix e mastering audio.

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