Al giorno d’oggi è facilissimo sfondare con la musica trap, chiunque può farlo… Ho sentito dire.

Anche Mark The Hammer in un suo video su Youtube ha ironizzato su come sia possibile farlo anche senza avere nessun talento, creando un pezzo sul momento.

Il suo ovviamente era un intervento irriverente e fatto apposta per ironizzare su alcuni aspetti tipici del genere. Tuttavia in realtà non è così semplice, del resto Mark è uno che di musica se ne intende e a cui piace scherzare.

Ma se fosse veramente così accessibile la musica trap, se bastasse un autotune e bei vestiti, tutti sarebbero trap king. Invece questo privilegio è riservato solo a pochi eletti.

Ma quindi come si fa a far successo nel mondo trap? Sicuramente occorre talento, passione e dedizione, ma non solo…

Preparati a scoprire 5 segreti che ogni emergente dovrebbe conoscere, per inseguire il suo sogno fino in fondo.

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1. Come scrivere un testo trap

I testi nella musica trap sono spesso visti come il demonio, specialmente quando non rispettano gli schemi della metrica tradizionale. Poi figuriamoci, da quando è iniziata la crociata contro l’autotune è sulla bocca di tutti la frase: “Non serve nemmeno saper cantare”.

Non è un caso quindi che i puristi di ogni genere si siano scagliati contro questa nuova corrente musicale, che molti definiscono solo “una moda”.

Ma nonostante queste critiche la trap continua la sua strada, evolvendosi nel tempo e continuando ad attirare l’attenzione del pubblico.

Ma com’è possibile questo se si considera che la maggior parte delle volte non si capisce neanche quello che dicono?

Questa è una domanda molto interessante e la risposta sta proprio nei testi.

Partiamo dicendo che non è sempre vero che scrivere una canzone trap significa sputtanare il significato: esistono numerosi esempi che dimostrano il contrario. Ci sono barre da pelle d’oca anche nella trap, ma quando questo non accade c’è altro da considerare: la musicalità delle parole.

Come i concetti, anche i suoni trasportano emozioni e la musica trap sfrutta molto questa caratteristica. Allitterazioni, punch lines, rime interne, assonanze, vocaboli stranieri: esiste un mondo infinito per giocare con i suoni e colpire l’ascoltatore senza dire nulla.

Un esempio? Eccolo

2. La qualità della produzione

Da quando la musica trap ha conquistato le scene la figura del cantante non è l’unica a essere finita sotto i riflettori, anche i producer hanno riscosso successo.

Le basi trap sono importanti tanto quanto i testi, perché creano l’atmosfera e contribuiscono alla nascita delle hit. Il mixaggio di un pezzo trap è fondamentale quanto tutto il resto, quindi se vuoi che la tua musica spacchi deve essere fatto a regola d’arte.

In un vecchio articolo abbiamo già svelato le tecniche da pro del mixaggio trap che non devono mancare mai in una traccia. Questo perché la qualità è indispensabile se si vuole sfondare e negli ultimi tempi l’asticella si è alzata parecchio.

E quindi via di kick da goosebumps e sintetizzatori cazzuti che giocano coi suoni, drop vertiginosi e tempi che si incastrano l’uno sull’altro.

Nella realtà dei fatti la produzione di musica trap è complessa nella sua semplicità, è fatta di ritmo puro, che prende un po’ dall’hip hop, un po’ dall’elettronica e un po’ da ovunque. Ma ciò che più conta è che il risultato sia “fresh”, ovvero che sappia rapire l’ascoltatore da subito, un po’ come il pop, ma con molto più stile.

Se vuoi che la tua musica funzioni quindi devi imparare a mixare le tue tracce con sapienza, oppure appoggiarti a producer di livello.

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3. Trovare un’identità

La musica in generale, in cui rientra anche la trap, è un modo potente per esprimersi. Nelle tue canzoni devi sempre cercare di mettere qualcosa di te, qualcosa in cui credi e – perché no – anche i tuoi demoni, per fare in modo di creare un legame.

Il pubblico sceglierà di ascoltarti in base a quanto si sentirà rappresentato dalla tua musica. Facciamo un esempio molto semplice:

Perché in molti ascoltano le canzoni d’amore? Perché è un sentimento universale, che chiunque prova e chiunque ci si può ritrovare.

Nella trap funziona allo stesso modo: devi metterci dentro la tua realtà, per essere ascoltato da chi può paragonare le proprie esperienze alla tua.

Un cliché molto comune ad esempio è la vita di strada, in cui ci si ritrova sia chi vive determinate situazioni, sia chi le idealizza. Questo non vuol dire che bisogna parlare solo di quello, a meno che non faccia parte del tuo vissuto, altrimenti ci sono milioni di altri argomenti. Trova quelli che ti sono più vicini e chi ti è simile riconoscerà la tua verità.

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4. La musica Trap è sperimentazione

Se vuoi sfondare nella trap devi essere riconosciuto, non basta dire che sei il migliore in una barra. È il pubblico che deciderà se sarai un king e un consiglio prezioso per fare sì che questo accada è: sperimenta, sempre!

All’inizio puoi anche appoggiarti a flow o suoni già esistenti, per fare pratica. Ma quando vorrai fare il grande salto dovrai trovare la tua strada, per differenziarti dagli altri artisti.

L’ascoltatore sa bene ciò che gli piace e sperimentare è sempre un buon modo per capirlo anche tu. Inoltre cambiare spesso ti permetterà di uscire dalla tua comfort zone. Piccolo spoiler: è proprio quando lo fai che inizi a volare.

Quindi varia i tuoi ascolti, le basi che scegli per produrre, i flow che utilizzi sulle tracce e ricorda, come sempre: “Sky is the limit!”.

5. Distribuire musica nel modo giusto

L’ultimo consiglio per far funzionare la tua musica è tanto banale quanto fondamentale: falla girare!

Il tuo scopo è quello di scalare le classifiche di Spotify e per farlo ci sono due modi:

Nel primo caso tieniti pronto a tuffarti nel mare dell’industria musicale, dove nuotano grandi squali e pesci più grossi di te. Nel secondo invece potrai avere più spazio di manovra e gestirti da solo anche come indipendente.

I distributori di musica digitali sono piattaforme che permettono agli artisti di portare la propria musica su tutte le maggiori piattaforme di musica streaming. Uno strumento fondamentale, che unito a un sapiente utilizzo dei social e delle pagine di settore può dare grandi soddisfazioni.

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Luca Oliveri

Mi chiamo Luca Oliveri, sono un Producer / Compositore.
Aiuto artisti, producer e musicisti a realizzare i propri progetti musicali, offrendo consulenze ed offrendo servizi di produzione musicale, mix e mastering audio.

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