Sicuramente nella tua bolla ti sarà già capitato di sentir parlare degli NFT, al secol0 Non-fungible Token.

A marzo, Beeple, uno dei nomi di punta del mondo dell’arte NFT, ha venduto una sua opera digitale ad un’asta di Christie’s per ben 69 milionozzi di dollari. Hai capito bene, pagati per un certificato su una blockchain associato ad un’immagine digitale.

Negli ultimi mesi l’hype attorno agli NFT è scemato parecchio, ma è emerso un fenomeno interessante:

l’associazione tra NFT e musica.

Che cosa sono gli NFT?

NFT è una sigla che ormai hai sentito in tutte le salse, ma probabilmente nessuno ti ha mai spiegato veramente cosa sia. Visto che l’articolo è su NFT e musica, e visto che hai sicuramente letto tutti i gli articoli del nostro blog e sai cosa significhi buona musica, oggi ti spieghiamo cosa sono gli NFT.

Punto primo, NFT sta per Non-fungible Token. 

No, non è un qualcosa che si è rotto, che non funge.

Non-fungible Token significa che stiamo parlando di un oggetto non scambiabile alla pari con altri.

Chiaro? No, vero?

Mo te la spieghiamo ancora più tera tera:

Mario ha in tasca una moneta da un euro e il suo certificato di nascita, il suo amico Pino ha anche lui una moneta da un euro e il suo certificato di nascita.

Visto che Pino è un strano chiede a Mario di scambiare la sua moneta da un euro con la sua. Mario accetta. Risultato dello scambio: uguale a prima ovviamente!

Due monete da un euro sono perfettamente scambiabili, il loro valore è identico.

Ora poniamo invece che Pino chieda a Mario di scambiare i due certificati di nascita. Mario rifiuta. Perché? Non avrebbe senso, i due oggetti non sono scambiabili alla pari, sono due certificati emessi dallo stesso ente ma ognuno legato ad una persona unica, il che rende unico il certificato stesso. Quindi il certificato è esattamente un … rullo di tamburi … Non-Fungible Token, mentre una moneta da un euro, o un bitcoin sono Fungible Token.

Non era poi così difficile, no?

La vendita degli NFT: nuove frontiere per arte, grafica, musica e video

Ok ora dovresti aver capito la parte concettuale degli NFT, ti manca la componente pratica. Se sei un musicista o un illustratore come azz fai a vendere degli NFT?

Molto semplice: su un NFT Marketplace, una piattaforma dove vengono messi all’asta le tue opere, musicali e non, associate ad un NFT.

Sì, hai sentito bene. L’NFT NON è l’opera d’arte stessa, o la canzone. 

Un NFT è un certificato di proprietà associato ad un file digitale, questo certificato è permanentemente e immutabilmente registrato su una blockchain. La più famosa è Ethereum, ma ce ne sono tante altre, tipo Tezos.

Quando il compratore compra un NFT, è un certificato di proprietà su blockchain che sta comprando, insieme al file di alta qualità e altri benefit unici per il compratore.

Ma visto che parliamo di musica, quali sono i marketplace che trattano di NFT e musica? I più celebri sono

Ci occuperemo della fase pratica in un altro articolo (= come arrivare a vendere la tua musica sotto forma di NFT). Intanto segnati i nomi di questi tre marketplace, perché saranno quelli che sentirai più spesso quando si parla di NFT e musica.

Non vedi l’ora di buttarti nel mondo della musica su blockchain? Ottimo! Prima però ti serve un mix e mastering con i controcosiddetti! 

NFT e musica: i precursori

Il primo nome da fare è sicuramente quello di Mike Shinoda, membro dei Linkin Park e dei Fort Minor.

Il buon Mike ha fatto uscire in anteprima assoluta il suo nuovo singolo “Happy Endings” come NFT!

Il singolo è stato messo in vendita su Zora, la piattaforma che ti abbiamo segnalato poco fa.

In un’intervista ad Hypebeast, Shinoda afferma di essere un investitore in criptovalute ed essere dunque costantemente aggiornato sulle ultime novità nel mondo delle blockchain. Il motivo principale per cui Shinoda ha scelto Zora e più in generale un NFT Marketplace per far uscire la sua musica, piuttosto che una major, è la libertà.

La differenza tra il Web 2.0 e quello 3.0, o meglio una delle principali differenze è che non vogliamo una piattaforma, tipo Facebook (o Spotify aggiungiamo noi) che stia in mezzo tra il creatore ed il suo fan a prendersi i guadagni.

un altro artista che ha fatto da pioniere per quanto riguarda NFT e musica è senza dubbio Deadmau5.

Il produttore tedesco ha incassato vendite stratosferiche per la sua musica sui mercati NFT. Per la sua prima collezione parliamo di 100,000 dollarozzi!

La cifra si riferisce complessivamente ai 6000 NFT messi in vendita da Deadmau5, che includono la sua musica e altri regali bonus. Il Marketplace scelto dal dj è quello che più degli altri si è affermato come il mercato per i VIP: Niftygateway.

Deadmau5 NFT

Perché l’accoppiata NFT e musica potrebbe rivoluzionare lo streaming musicale?

Ti ricordi il nostro articolo dove spiegavamo quanto (poco) si guadagna con Spotify e altre piattaforme di streaming musicale?

Ecco, il problema è decisamente attuale! Gli NFT, nonostante lo scetticismo di molti potrebbero rivoluzionare il mercato della musica. Certo, le prime vendite sono inflazionate, anche perché a vendere gli NFT associati alla propria musica sono stati soprattutto grandi nomi.

Ma il mercato si sta ampliando e dopo una fase di prezzi folli e gonfiati si sta normalizzando e se prima per guadagnare con la tua musica dovevi per forza sottostare alle condizioni dettate da Spotify e altre piattaforme, oggi puoi vendere direttamente la tua musica come NFT ai tuoi fan senza intermediazione!

Forse NFT e musica si riveleranno un binomio di breve durata, o forse cambieranno il mondo della musica.  Una cosa è sicura:

mixare bene la tua musica serve sempre e comunque!

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Luca Oliveri

Mi chiamo Luca Oliveri, sono un Producer / Compositore.
Aiuto artisti, producer e musicisti a realizzare i propri progetti musicali, offrendo consulenze ed offrendo servizi di produzione musicale, mix e mastering audio.

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