Chi vuole fare sul serio deve metterlo in conto: prima o poi un po’ di teoria va studiata. Accordi, intervalli, progressioni, sono le basi per chi vuole fare musica, ma prima di arrivare a questi argomenti, bisogna assolutamente capire cosa sono le scale musicali.

Sono essenziali se vuoi scrivere o suonare canzoni o per produrre delle tracce, ma all’inizio potrebbero spaventarti un po’: ci vuole un attimo per capirle.

Per questo abbiamo preparato una bella guida semplificata, che ti aiuterà a capire come funzionano i meccanismi delle scale musicali per sfruttarli nelle tue produzioni.

In che modo?

Beh le scale musicali hanno tantissime applicazioni:

  • Creare melodie

  • Impostare linee di basso

  • Improvvisare

  • Cercare le tonalità giuste

E infiniti altri tecnicismi che ti faranno diventare un musicista pro in grado di suonare qualsiasi cosa. Se esiste un segreto per fare musica ad alto livello, sicuramente le scale musicali ne fanno parte.

Cosa sono le scale musicali

La scala musicale è una successione di suoni messi in fila e che collegano due note uguali ma distanti un’ottava tra loro in modo armonico.

Cioè?

Ok, facciamo un passo indietro, in musica un’ottava corrisponde a un intervallo di 8 suoni (gradi) alle cui estremità troviamo la stessa nota. Per fare un esempio, se partiamo dal DO maggiore, l’ottava sarà: DO – RE – MI – FA – SOL – LA – SI – DO.

I gradi sono gli scalini grazie ai quali si arriva da un’ottava all’altra per formare una scala. Fin qui non dovrebbero esserci problemi, quella che abbiamo appena visto è una scala musicale a tutti gli effetti, ma le cose stanno per complicarsi…

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Come si differenziano le scale musicali

Le note sono 7, e su questo non ci piove, ma basta la minima variazione per avere una scala diversa.

In particolare saranno influenzate dagli intervalli, che possono essere a toni interi (come quella di DO qui sopra), cromatiche, ovvero solo con semitoni o diatonica, con 5 toni e 2 semitoni. Quest’ultima cambierà ancora a seconda dell’ordine degli intervalli, così da ottenere la scala ionica, quella dorica, frigia, lidia, eolia ecc ecc.

Oppure saranno le altezze a determinare il tipo di scala musicale e quindi avremo: Pentatonica, esatonica, eptatonica, ottotonica, misolidia e locria.

Per concludere questo bello spiegone sugli gli elementi che differenziano le scale musicali troviamo la provenienza etnica, come nel caso della scala cinese, quella orientale, quella araba o quella napoletana.

Quante sono le scale musicali

Le scale sono dei costrutti teorici costruiti per creare delle melodie e possono essere fatti “a tavolino”, oppure frutto di relazioni matematiche e formali.

Ne esistono davvero tante e probabilmente in futuro ce ne saranno ancora di più. Questo accade perché sono soggette alla territorialità di dove vengono create, possono subire contaminazioni e nella musica contemporanea la sperimentazione ha preso il posto della teoria.

Giusto per farti capire quante sono, ti faccio un breve elenco delle 20 scale musicali più utilizzate:

  • Scala maggiore
  • Scala araba

  • Scala minore napoletana

  • Scala orientale

  • Scala cinese

  • Scala minore naturale

  • Scala minore armonica

  • Scala minore melodica

  • Scala esatonale (o per toni interi)

  • Scala aumentata

  • Scala diminuita

  • Scala alternata

  • Scala enigmatica

  • Scala bebop

  • Scala blues

  • Scala temperata

  • Scala bachiana

  • Scala maggiore armonica

  • Scala di Alexander Skrjabin

  • Scala superlocria

Non ti preoccupare, non le vedremo tutte, non siamo in un conservatorio, questo però dovrebbe farti capire l’importanza dei suoni e delle loro variazioni.

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Quali sono le scale principali

Non potendo vedere nello specifico tutte le scale musicali, sia perché non basterebbe un libro, sia perché so che non è ciò che vuoi in questo momento, vediamo insieme solo le principali.

Ovvero:

  • Scale maggiori

  • Scale minori

  • Scale pentatoniche

  • Scale blues

Queste sono le 4 più utilizzate, quelle che qualunque musicista dovrebbe conoscere per lo meno. Che poi in realtà possono essere prese sia in maniera ascendente che discendente, quindi possiamo dire che sono 8 scale musicali. Che sono abbastanza per tirare fuori delle cose davvero interessanti.

Scale maggiori

In una scala maggiore si avrà sempre una sequenza di note così divisa: tono, tono, semitono, tono, tono, tono, semitono.

Oddio e adesso che è sta roba del tono-semitono? Niente panico…

Si tratta della distanza tra le note, per esempio: tra DO e RE c’è un tono, perché di mezzo c’è il semitono DO#. Tra MI e FA invece avremo un semitono di differenza, perché il MI# non esiste, stessa cosa capita tra SI e DO

Ecco perché nella scala di DO che abbiamo visto prima non c’erano ne diesis ne bemolle. Mentre in invece la scala di LA maggiore sarà: LA – SI – DO# – RE – MI – FA# – SOL# – LA.

Scale minori

Procediamo con le scale musicali minori, derivate dall’antico modo eolio, che vengono spesso usate per dare un’aria più triste alla canzone. In questo caso avremo: tono, semitono, tono, tono, semitono, tono, tono.

Si costruisce quindi aggiungendo un bemolle al III, VI e VII grado alla scala diatonica maggiore. In questo caso però stiamo parlando solo delle scale minori naturali, sappi che esistono anche quelle melodiche e armoniche.

La scala minore di LA quindi diventera: LA – SI – DO – RE – MI – FA – SOL – LA.

Scale pentatoniche

Le scale musicali pentatoniche, come si capisce dal nome, sono scale a 5 note, come se fossero versioni ristrette di quelle che abbiamo visto finora. Infatti le pentatoniche possono essere sia minori che maggiori. Sono le scale preferite dai chitarristi, perché sono caratterizzate da spazi vuoti e salti che permettono di sbizzarrirsi con le melodie e riff belli pesanti.

Ma in che senso spazi vuoti? Nel senso che tra alcune note ci sarà lo spazio di un tono e mezzo, per arrivare a concludere la scala lo stesso. In questo modo: tono, tono, tono + semitono, tono, tono + semitono.

Scale blues

La scala blues non è nient’altro che una pentatonica modificata, per avere quell’aria sexy tipica di questo genere musicale. È una scala super sfruttata in musica, perché è caratterizzata da suoni non naturali e per questo interessanti, che prendono il nome di “blue notes”.

Gli interpreti del Blues utilizzano molto questa scala, sia nella forma maggiore, che in quella minore, perché è perfetta per improvvisare.

La scala maggiore funziona in questo modo: tono, semitono, semitono, tono + semitono, tono, tono + semitono.

Quella minore invece funziona così: tono, semitono, tono, tono, tono, tono.

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Luca Oliveri

Mi chiamo Luca Oliveri, sono un Producer / Compositore.
Aiuto artisti, producer e musicisti a realizzare i propri progetti musicali, offrendo consulenze ed offrendo servizi di produzione musicale, mix e mastering audio.

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