Nel marzo 2020 Spotify ha lanciato un nuovo programma di scoperta talenti, Spotify Radar.

Sì, lo sappiamo che confonde le idee visto che c’è già una playlist che si chiama Release Radar, ma questa è un’altra cosa, state bboni.

Il programma è stato portato avanti in ben 50 paesi, tra cui anche il nostro, mamma mia che bello, pizza, mandolino e maccheroni!

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Il successo di spotify radar nel suo primo anno di vita

spotify radar

Bene, non solo Spotify Radar Italia l’anno scorso ha avuto un grandissimo successo, ma siamo già alla seconda edizione!

Prima di farti scoprire i nuovi artisti selezionati dal programma, vediamo un po’ di belle statistiche su come è andata a quelli selezionati nella prima tornata di Spotify Radar.

Prendiamo Blanco

  • ascoltatori mensili aumentati del 7,500%
  • ascoltatori giornalieri aumentati del 30,000%
  • l’album di debutto, Blu Celeste, ha visto tutte e 13 le canzoni dell’album entrare in classifica

La selezione di quest’anno promette di fare scintille, visto che il team di Spotify si è impegnato a scegliere artisti che rispecchino il panorama musicale in  tutte le sue sfumature.

Sentiamo cos’ha da dire Melanie Parejo, responsabile di Spotify per l’Europa meridionale:

Spotify è particolarmente attenta alla crescita degli artisti, e Spotify RADAR Italia 2021 ne è l’ennesima dimostrazione. La nostra priorità sarà sempre quella di potenziare la connessione tra i creatori e i loro fan, oltre ad aiutarli a raggiungere nuovi tipi di pubblico. L’obiettivo del programma è quello di dare visibilità ai talenti emergenti a livello internazionale e di evidenziare tutti i generi musicali culturalmente rilevanti in Italia, in quanto Spotify riflette la diversa cultura musicale del paese.

Spotify radar Italia edizione 2 la vendetta

Lo sappiamo, siete quasi tutti Gen Z, soglia di attenzione pari a quella di un colibrì in botta, quindi andiamo subito al dunque e riveliamo gli artisti selezionati per questa seconda edizione italiana di Spotify Radar!

Rhove

Vero nome Samuel Roveda, se ti stai chiedendo da cosa derivi il nome non sforzare troppo le meningi (per carità), perché è un mix tra Rho (la provincia) e il cognome Roveda (mind blown).

Definire un genere per Rhove è cosa complicata, perché potremmo parlare di rap-pop con influenze della scena hip-hop francese, visto che il nostro Rhove canta anche nella lingua degli odiati cugini d’oltralpe. Dettaglio buffo, nei video Samuel indossa una muta, perché la sua seconda grande passione è il surf. Non chiederci dove si possa surfare a Rho perché non ne abbiamo la più pallida idea.

Laila al Habash

Scoperta dai regaz di Bomba Dischi, Laila è una romana di origini palestinesi che a livello musicale si colloca nella lunga scia dell’indie italiano portato avanti proprio da Bomba Dischi.

La voce c’è tutta, diciamo che sull’originalità forse ci sarebbe un po’ da lavorare perché il video (vedi sotto) sembra roba di Lettieri (Liberato dice niente?) e la musica suona parecchio come il 99% dell’indie italiano.

Detto questo, visto che non siamo degli scarrafoni, e vi mettiamo uno degli ultimi video di Laila, dove si vede che la ragazza sta evidentemente cercando di trovare un suo percorso più personale ah e spacca:

Tommy Dali

Ecco, anche qui è difficile assegnare un genere alla musica di questo artista, perché la contaminazione è ormai una caratteristica di quasi tutti i rapper/trapper italiani.

Tommy Dali si è affermato con il suo singolo “Come i grandi“.

Che dire, anche qui si strizza mooolto l’occhio a tanto indie italiano, anche a livello di timbro vocale, ma il risultato non è niente male.

A parte che se acoltate il pezzo sembra dire “come i canni”, ma vabbè, so regazzi.

Epoque

una cosa bella di Spotify radar è che rispecchia la diversità culturale dell’Italia, Epoque è una ragazza di origine congolese ma torinese di crescita (si dice così?).

Il suo sound è un mix di R&B, afrobeat e rap.

Tante le influenze colte sulla musica di Epoque, che ha studiato cinema e quindi ci tiene a curare i video dei suoi pezzi, oltre ad avere un’ammirazione per lo Spike Lee di Do the right thing.

Ma soprattutto tanta influenza del sound congolese, soprattutto di quello attempato, grazie alle cassette dei genitori sentite durante l’adolescenza.

Marianna Mammone

in arte Bigmama, è una delle voci femminili più interessanti nella scena rap italiana, grazie a un flow tagliente, testi che raccontato davvero una storia e basi niente male.

Tenth Sky

un altro giovine che ha inizialmente sperimentato, spaziando un po’ su tutti i generi, decidendosi poi per il pop italiano, a cavallo tra sonorità trap melodiche e indie.

Ci piace? Così Così, ma la voce e il talento ci sono anche in questo caso. Il ragazzo si farà.

Hu

Eh? Huh? Ah!

Hu è il nome d’arte di Federica Ferracuti, autrice, cantante e polistrumentista, a cavallo di tanti generi. Ah si produce anche i pezzi, mi raccomando tu che leggi non fare come lei che altriment noi di Mixemaster rimaniamo senza lavoro.

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Il singolo che ha lanciato Hu nel gotha della musica italiana gggiovane è stato Neon, pezzo che ha garantito alla cantante anche un posto nel tour di Emma (Marrone).

Bnkr44

e finalmente si cambia genere! Ah, no.

O meglio, si cambia un pochino perché qui siamo dalle parti dell’indie o bedroom pop, musica un po’ malinconica, un po’ lo-fi, testi interessanti, per un progetto che non fa solo musica, ma anche video e altri progetti creativi. Decisamente niente male!

Caffellatte

Evitiamo facili ironie sul nome, dai.

Anche perché qui siamo davvero di fronte ad una cantante che non si adagia troppo nel solito sound italico, ovvero indie trappizzata (o trapizzinata? No, quelli di trapizzino, A ROMA, non ci pagano! Si scherza eh).

Invece il sound di caffellatte è un mix tra R&B e suoni più elettronici in salsa USA.

Sentire per credere:

chiamamifaro

Angelica Gori, nota come chiamamifaro, e ricadiamo nell’it-pop, se siete amanti del genere, chiamamifaro ne è la perfetta rappresentante.

Ogni scarrafone è bello a Mixemaster

Preoccupat* di non essere stato scelt* per questa seconda edizione di Spotify Radar italia?

Spiaze (cit.), ma vuol dire che c’è da lavorare, e sopratutto c’è da produrre gran musica e chi meglio di noi può aiutarti a tirara fuori un super pezzo?

Schiaccia il bottone viola qua sotto e produciamo sto pezzo!

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Luca Oliveri

Mi chiamo Luca Oliveri, sono un Producer / Compositore.
Aiuto artisti, producer e musicisti a realizzare i propri progetti musicali, offrendo consulenze ed offrendo servizi di produzione musicale, mix e mastering audio.

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