Eseguire un corretto missaggio audio è da sempre considerata un’arte difficile da apprendere, ma com’era mixare musica prima dell’arrivo della tecnologia? Se anche tu sei un musicista alle prese con la preparazione del tuo primo progetto musicale, probabilmente starai scoprendo il fantastico mondo del mix e del mastering.

Dopo aver registrato le tue singole tracce nell’ambiente più silenzioso di tutta la tua casa, ora le avrai ormai importate nella tua digital audio workstation e sarai in post-produzione. Sicuramente avrai letto il nostro articolo sulle tre tecniche di mixaggio più utili per i tuoi brani e starai litigando con il tuo computer per ottenere un sound decente. Ma ti sei mai chiesto come si faceva in precedenza? Quando non c’era un computer, com’era possibile produrre e mixare musica di qualità?

Certo, un articolo sulla storia della musica forse non è esattamente quello che ti aspetti di trovare su questo blog, ma per renderlo più piacevole e multimediale troverai tantissimi collegamenti ad altrettante risorse preziose. Inoltre, sei davvero deciso di diventare un musicista di professione iscriviti alla nostra newsletter e scopri tutti i trucchi del mestiere.

Infine, come ultimo regalo segnalo anche questo link. Si tratta di DistroKid un portale dedicato ai musicisti emergenti che vogliono delegare la distribuzione dei propri brani. Ciccandolo avrai anche uno sconto su tutti i pacchetti. Ma adesso iniziamo subito a parlare di missaggio musicale.

via GIPHY

Il fonico si occupava di mixare musica

Non si offendano i fonici presenti se non li ho chiamati subito tecnici del suono. In realtà l’uso del termine fonico era molto diffuso in passato ed essendo un articolo sulla storia della musica mi è sembrato giusto utilizzarlo. In ogni caso il mixaggio dei brani era appannaggio dei tecnici del suono impiegati nelle sale d’incisione. Figure essenziali per la buona riuscita di un progetto musicale, l’intervento dei fonici è uno stretto connubio di competenze e orecchio sopraffino. La dimostrazione del ruolo di primaria importanza che ricopre il tecnico del suono la possiamo trovare nel fatto che questa professione è sopravvissuta nel tempo.

Breve distinzione: differenza tra mixare musica e montare musica

Prima di proseguire nel vivo del nostro articolo, è bene fare subito chiarezza: ci sono differenze sostanziali tra il montaggio e il mixaggio delle tracce di un brano.

Il montaggio musicale non è altro che la fase in cui vengono registrati e messi insieme tutti i suoni che andranno a comporre un brano. La loro disposizione procede sia in senso orizzontale che verticale in quanto alcuni suoni si presentano ovviamente in contemporanea. In questa fase entrano in gioco anche i creatori di suoni, dai rumoristi ai sound designer.

Il mixaggio musicale invece serve per dare un senso alle differenti tracce che compongono il brano. Significa lavorare sull’equalizzazione e sulle caratteristiche dell’onda sonora di ogni singolo elemento. In entrambi i casi è necessario affidarsi a professionisti esperti.

via GIPHY

Mixare musica: dagli anni ’20 a oggi

Bene, è arrivato il momento di iniziare la lezione di storia, ma vedrai che ti sarà utile per creare progetti musicali più consapevoli e profondi.

Il primo grande cambiamento nel corso della storia dell’ingegneria del suono avviene con l’introduzione del microfono all’interno degli studi di registrazione intorno agli anni ‘20. Anche la possibilità di registrare l’audio è qualcosa di innovativo… Prima anche in radio era tutto esclusivamente in diretta.

Un’altra grande invenzione fu il nastro magnetico analogico che permise ai fonici dell’epoca di compiere importanti lavori di post-produzione sulle tracce appena registrate. Tra gli anni 50 e 70 quindi si inizia finalmente a parlare di mixaggio e mastering musicale. In pratica, vennero introdotte nuove tecnologie come compressori e equalizzatori che consentivano ai tecnici del suono di lavorare attivamente sui brani che stavano producendo.

Così si risolveva uno dei più grandi problemi dell’epoca: la bassa gamma dinamica dei supporti di riproduzione. Vinili e musicassette faticavano a immagazzinare tutte le informazioni necessarie a restituire un suono pieno e realistico. Per questo motivo l’introduzione della catena di master in cambiò radicalmente il modo di approcciare la musica. Prova ad ascoltare qualche incisione originale degli anni 40 e poi ascolta la sua versione rimasterizzata. Se hai le orecchie non potrai non sentire le differenze.

Inoltre, l’equalizzazione risolse anche notevoli problemi tecnici, infatti, permise di trovare il giusto equilibrio tra le diverse frequenze facilitando il lavoro dei supporti di riproduzione.

Mixare musica e audio digitale

Di lì a poco entrarono finalmente in scena i compact disc, una nuova grande tecnologia per l’epoca. Questi supporti infatti permettevano di inserire un numero ancora maggiore di informazioni al loro interno, dando vita a sonorità sempre più piene e fedeli.

Il missaggio e il mastering ancora una volta compiono un grande passo in avanti rinnovando strumenti e tecnologie.

C’è da dire che in questa fase storica nasce un problema, almeno per quelli di noi un po’ più nostalgici: mentre prima ogni studio di registrazione aveva una sua sonorità tipica dovuta agli strumenti analogici impiegati, con l’avvento di tecnologie più sofisticate queste peculiarità scompaiono o vengono riprodotte da altri.

Poco male direi. Con l’avvento del digitale poi queste sonorità sono state recuperate da appositi plugin che potrai installare nella tua DAW.

Alcune regole storiche per mixare musica in modo efficace

Ok, non sei un fonico esperto, ma ci sono un paio di accortezze che devi mettere in pratica per avere un sound pulito. Altrimenti i tuoi brani sembreranno solo una registrazione di Godzilla che distrugge Tokio.

Come prima cosa ricordati di non esagerare con l’alterazione della dinamica. Non comprimere all’eccesso una traccia che non se lo merita e non creare variazioni di frequenze in stile montagne russe più alte del mondo. Ovviamente lascia spazio alle scelte artistiche, ma trova giusto compromesso.

Come seconda cosa, ricordati di sfruttare lo spazio tramite il panning. Disponi gli strumenti in ordine e cerca di ricreare un ambiente sonoro realistico.

Infine, ricordati di dare sfogo alla tua fantasia: è vero ci sono regole che devi seguire, ma solo fino a quando non padroneggerai l’arte del mixaggio audio. A quel punto potrai far vedere il tuo talento.

L'articolo ti è stato utile? Condividilo!


Luca Oliveri

Mi chiamo Luca Oliveri, sono un Producer / Compositore.
Aiuto artisti, producer e musicisti a realizzare i propri progetti musicali, offrendo consulenze ed offrendo servizi di produzione musicale, mix e mastering audio.

Raccontami il tuo progetto

Costruiamo insieme la tua nuova musica