Certamente solo una provocazione, ma forse nemmeno così tanto: la musica Lo-Fi aveva un fascino eccezionale, ecco perché se sei un musicista alle prime armi (e con poche risorse economiche) dovresti prendere in considerazione l’idea di registrare i tuoi brani in bassa fedeltà. Si sente dire spesso che incidere un album costa molto denaro, ma non dobbiamo dimenticarci del fatto che alcuni degli artisti più influenti degli ultimi cinquant’anni hanno iniziato la loro carriera con registrazioni fai-da-te. Addirittura, alcuni hanno fatto, delle sonorità sporche, uno degli elementi caratterizzanti del proprio sound. Ci sono stati artisti che non hanno avuto bisogno di costose apparecchiature o importanti sale di registrazione, a volte il talento è più che sufficiente.

Tutto questo ancora più vero se consideriamo il fascino che la cultura underground ha su tutti noi: tutte le mode e i generi musicali che partono dal basso arrivano in pochissimo tempo al pubblico di massa perché, in un certo senso, fanno figo.

Tuttavia, c’è un dettaglio importante che non devi assolutamente trascurare: c’è una certa differenza nel lasciare la propria registrazione sporca per scelta artistica rispetto quando lo si fa per incompetenza.

Ecco perché dovresti imparare i segreti del tuo strumento e dell’home recording prima di compiere qualsiasi scelta artistica. Ciò detto, scegliere uno stile di musica Lo-Fi ha sempre avuto il suo fascino, fin dagli anni ‘60. Ma il momento di massima espansione probabilmente è arrivato tra gli anni ‘90 e quelli 2000. Oggi rimane solo un ricordo, ma non è detto che le cose non stiano per cambiare.

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I grandi della musica Lo-Fi: facile citare Beck

Tra i musicisti che hanno scelto di lasciare le proprie registrazioni sporche ce ne sono davvero tanti, ma nessuno incarna così bene lo spirito della musica a bassa fedeltà come Beck. Una delle sue canzoni più famose infatti (se non sai chi è, ascoltati Loser) è stata registrata con un normale microfono nella sua cucina di casa. Non c’è bisogno di arrivare a questa forma estrema, puoi anche fermarti a soluzioni intermedie tipiche, ad esempio, dei primi album appartenenti al genere grunge. Kurt Cobain, i bootleg degli Alice in Chains, i primi live dei Temple of the Dog e tanti altri eventi hanno mostrato tempo fa quanto la registrazione sporca possa veicolare sensazioni e messaggi inediti.

Hai mai sentito parlare del garage surf? Si tratta di un genere musicale particolarmente rumoroso che incrocia il garage punk con il surf rock per creare un livello di disturbo senza precedenti. Ovviamente si tratta di generi di nicchia, la bassa fedeltà è passata un po’ di moda, ma non per questo la musica Lo-Fi deve essere considerata morta e sepolta. Gli appartenenti a questo genere, infatti, vantano dei fan particolarmente fedeli e accaniti nonostante l’esiguo numero. PS ascolta TY Segall.

Con quest’articolo non vorrei fare un’ode a una musica forse apparentemente anacronistica, vorrei sottolineare le possibilità generate dall’appartenenza a questa nicchia di mercato. Più di tutte, le registrazioni Lo-Fi hanno dimostrato che non è necessario fare parte per forza di una major internazionale e disporre di apparecchiature costose. I generi musicali a bassa fedeltà sono riusciti nella storia a catturare la simpatia di tantissimi ascoltatori generando un pubblico immenso agli eventi live di questo tipo.

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3 ragioni per registrare le tue canzoni in Lo-Fi

Ci sono tre situazioni in cui potresti preferire un album a bassa fedeltà rispetto a una registrazione Hi-Fi:

  1. sei un musicista emergente e non hai ancora uno sponsor economicamente interessante alle tue spalle;
  2. vorresti rinnovare o rinfrescare il tuo sound e per farlo hai deciso di tornare alle origini;
  3. oppure hai già scelto di fare della musica Lo-Fi il tuo tratto caratteristico.

La bassa fedeltà è meglio di niente per un musicista emergente

Nel primo caso sei un musicista emergente, magari hai talento e sei piuttosto giovane oppure hai trovato uno stile capace di rivoluzionare completamente il mercato dell’industria discografica ma ancora nessuno crede in te. Quale occasione migliore per sfruttare i sistemi di registrazione a bassa fedeltà? In questo caso non devi nemmeno pensarci, si tratta della tua unica possibilità dal punto di vista economico: procurati un microfono e inizia subito a registrare. Dopodiché però non proporre il tuo album a un’etichetta discografica perché rimarrebbero tutti inorriditi da come suona. Vai direttamente su un portale tipo DistroKid e distribuisci in prima persona la tua musica. Se hai del talento e ci hai visto giusto, i fan non tarderanno ad accorgersene.

Un sound nuovo nasce spontaneo e si incide con il primo microfono a portata di mano

Spesso i suoni più originali sembrano nascere per puro caso: un’intuizione di un secondo, un’ispirazione notturna o una sensazione improvvisa. In questi casi la cosa migliore da fare è incidere senza perdere tempo, altrimenti corri il rischio di lasciar scappare il pensiero geniale. Altro grosso rischio in questi casi è quello di provare a migliorare ciò che hai fatto di getto lavorandolo in post produzione o ri-registrandolo. Lascia stare, alcuni pezzi nascono sporchi e devono arrivare al pubblico così come sono senza troppi abbellimenti. Limitati al minimo indispensabile per non far scoppiare i timpani a chi ti ascolta. In questi casi è il genio a vendere, non la qualità dell’incisione.

Lo-Fi è underground: non facciamo morire questo genere di musica

Questo secondo me è l’unico caso in cui ha davvero senso decidere di fare musica Lo-Fi: se ti piace il genere, la bassa fedeltà diventa una scelta. Probabilmente hai gli strumenti e le competenze per realizzare album incredibilmente puliti e sonori, ma a te piace un altro stile. Perfetto.

Essendo consapevole di quello che vuoi e di quello che vogliono i tuoi fan potrai adottare tutte le misure necessarie per ottenere successo. Probabilmente, se hai scelto questo genere saprai che non è sufficiente registrare male, anzi spesso bisogna fare l’opposto. Devi registrare esattamente ciò che vuoi trasmettere e poi lavorarlo in post produzione facendo risaltare tutti gli elementi caratteristici del tuo sound anche se sembrano sporchi e involontari. Un servizio di mixing e mastering può aiutarti a mettere in evidenza le sonorità giuste per far apparire il tuo album come se fosse registrato nel sottopassaggio di una stazione ferroviaria.

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Luca Oliveri

Mi chiamo Luca Oliveri, sono un Producer / Compositore.
Aiuto artisti, producer e musicisti a realizzare i propri progetti musicali, offrendo consulenze ed offrendo servizi di produzione musicale, mix e mastering audio.

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